Criptozoologia › Dinosauri scolpiti nella pietra

DINOSAURI SCOLPITI NELLA PIETRA

 

Ta Prohm 1Ci troviamo a Ta Prohm, uno dei templi di Angkor, situato in Cambogia, circa un chilometro ad orienta rispetto ad Angkor Thom. Questo tempio, edificato nel 12°-13° secolo, per ordine di Re Jayavarman VII, era un monastero buddista Mahayana ed un'università.

In questo antico tempio si trovano delle colonne decorate da immagini raffiguranti vari animali. Si tratta di animali non fantastici, tra cui bufali, scimmie e pappagalli.

Nulla di strano, quindi.

 

 

Ma sulle colonne del tempio appare una figura che qualcosa di strano ce l'ha.

Stegosauro nel Tempio 3In una delle immagini scolpite nella colonna si può scorgere uno Stegosauro, un rettile che dovrebbe essersi estinto centocinquanta milioni di anni fa, nel periodo Giurassico. Potete trovare traccia di questa scoperta in “Ancient Angkor” (River Books ltd, Bangkok 1999)

 

Ma questa immagine prova qualcosa? Ovviamente no. Come si suol dire, un indizio è un indizio...

 

E allora, lasciamo la Cambogia, e attraversiamo l'oceano, per raggiungere il Messico.

Ad Acambaro (Messico), nel luglio del 1944, durante degli scavi archeologici, Waldemar Julsrus, archeologo dilettante tedesco, rinvenne numerose statuette (sono più di trentamila) in ceramica, stranamente somiglianti a Dinosauri.

Secondo gli studi eseguiti, se le statuette fossero autentiche, sarebbero state realizzate dai 6500 ai 1500 anni or sono, mentre i Dinosauri si sono estinti 65 milioni di anni or sono.

 

Ma neanche questa è una prova, ovviamente. Due indizi sono solamente due indizi.

E allora, continuiamo la nostra ricerca di indizi, e spostiamoci un poco più a sud...

 

Per la precisione andiamo in Perù, nei pressi di Nazca (di cui prometto di parlare in futuro), e parliamo delle Pietre di Ica, scoperte dal Dottor Javier Cabrera.

Si tratta di pietre di Andesite di matrice granitica, estremamente dure e difficili da lavorare. Le pietre non sono tutte di dimensioni simili, difatti le più piccole non superano la decina di centimetri, mentre le più grandi si aggirano attorno al metro di larghezza. All'interno presentano uno strato di ossidazione compatibile con un invecchiamento di circa 12.000 anni.

 

Ica 1La prima pietra giunse al dottore in seguito ad una donazione nel 1966: raffigurava un pesce che, secondo il dottore, era un agnathus, una specie estinta in epoche lontane. Esistono addirittura 205 pietre che raffigurano l'evoluzione di questo pesce.

Da allora sono state trovate numerose altre pietre, con immagini molto varie: si va da Pangea (il continente da cui hanno avuto origine tutti gli altri continenti) a rappresentazioni di interventi chirurgici, e infine a dinosauri e uomini che convivono!

Ica 3Il museo del dottor Cabrera possiede circa 15.000 pietre, ma si stima che tra le collezioni private e quelle in possesso dei contadini si possa arrivare a 50.000 pietre.

E ora arriviamo alla domanda che vi starete ponendo: ma queste pietre sono vere o false?

La risposta, però, è difficile. Sicuramente molte delle pietre trovate sono false, e alcuni contadini hanno ammesso di averle scolpite e fatte ossidare mettendole in un pollaio, per venderle ai turisti. Questa teoria contro la loro autenticità ha però un difetto di fondo: capisco scolpire una pietra di pochi centimetri di dimensione per venderla a un turista, ma perché farlo con una pietra del peso di 500 chilogrammi? Ci sono anche queste...

Ica 4Ica 5Inoltre le pietre sono conosciute fin dal 1626, anno in cui Pedro Simon ne parlò nel suo libro “Noticias Historiales”, che si può trovare nella Biblioteca Nazionale di Parigi.

 

Dinosauri scolpiti nella pietra in Cambogia (nel 12°-13° secolo, datazione certa), in Messico e in Perù (datazione incerta in entrambi i casi).

 

Verità o Menzogna? Sicuramente una parte di falsità c'è, ma questo non vuol dire che siano tutte false. Un'obiezione che viene mossa sull'autenticità delle Pietre di Ica e sulle statuette di Acambaro riguarda il fatto che non possono essere autentiche, perché all'epoca della loro presunta realizzazione non si conoscevano le cose che vi sono rappresentate. Ma questa frase va contro i fondamenti della ricerca scientifica. Se la scienza fosse stata fermata da affermazioni simili, saremmo ancora convinti che il mondo è piatto e immobile, con il sole che ci gira intorno. La ricerca presuppone l'osservazione di un fenomeno e la ricerca di conclusioni che spiegano quel fenomeno, non la negazione del fenomeno perché non corrisponde alle proprie teorie.

Inoltre, come ho detto nell'articolo riguardante gli pterodattili, esistono avvistamenti documentati di questi rettili preistorici.

 

 

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