Misteri Storici › Il mistero di Padre Fourcault

IL MISTERO DI PADRE FOURCAULT

 

In quello che fu il palazzo dei Gesuiti, e che ora è la sede centrale dell'Università degli Studi di Parma, dai primi anni del XX secolo è ospitato il Museo di Storia Naturale.

Il museo di storia naturale di Parma fu fondato nel 1764 dal frate Jean Baptiste Fourcault, che lo diresse fino alla sua morte, avvenuta nel 1775. Padre Fourcault fu l'ornitologo presso la Corte Ducale di Parma negli anni che vanno dal 1763 al 1775, e fu lui l'autore del piccolo mistero di cui vi parlerò oggi.

 

Per raggiungere l'opera di Fourcault, bisogna attraversare la tetra “Galleria della Sistematica”, per poi accedere alla “Sala di Anatomia Comparata”, anche conosciuta come “Sala degli Scheletri”. Ed è proprio in questa sala, all'interno di una piccola vetrina, che si può osservare la misteriosa opera di Padre Fourcault.

Si tratta di una delle più antiche collezioni zoologiche conservate all'interno di un museo italiano, ancora intatte dopo più di due secoli. La collezione è costituita da 11 vasi (in origine erano 17) contenenti animali imbalsamati, quasi tutti uccelli, disposti in pose naturali. Inoltre vi sono due vasi lasciati vuoti dallo stesso Padre Fourcault.

I vasi, come è possibile vedere nella foto, sono delle campane di vetro munite di un piedistallo, il cui unico accesso è un foro circolare, dal diametro variabile tra i 15 e i 30 millimetri, che si trova sulla cima del vaso. Tale foro è stato tappato una volta collocato l'animale all'interno, sigillando così il vaso e rendendo il contenuto inalterabile dal passare del tempo.

I vasi sono stati esaminati con cura, e si è potuta escludere l'esistenza di altri accessi.

 

La domanda sorge spontanea: come ha fatto Padre Fourcault a mettere gli animali imbalsamati all'interno delle bottiglie? Si pensò che gli animali potessero essere stati “stirati” e poi rigonfiati con dei ferri all'interno della bottiglia, ma il vero problema non consiste nel posizionare gli animali all'interno dei vasi, quanto nel posizionarli in pose così naturali.

E' vero che ci sono bottiglie al cui interno si trovano dei modellini di velieri molto più grandi del collo, ma questi vengono costruiti all'interno, con molta pazienza. Ma ricostruire un intero animale all'interno di una bottiglia, oltretutto in posizioni così naturali, mi sembra veramente incredibile. Secondo gli scritti del frate, riuscì per la prima volta a inserire uno di questi animali nella bottiglia solamente nel 1765, ottenendo però la perfezione solamente nel 1771.

Purtroppo Fourcault si è portato il suo segreto nella tomba. Una cosa è certa: considerando che molti animali imbalsamati iniziano a deteriorarsi dopo pochi anni, mentre questi sono ancora intatti dopo 240 anni, J.B.Fourcault doveva essere un vero maestro nella sua arte.

 

 

Esaminando gli undici vasi integri, questo è il contenuto, partendo da quello in basso a sinistra:

  • Un assiolo assieme a 3 uova;

  • Due Averle Cenerine;

  • Un vaso contenente un Balestruccio, un Usignolo, un maschio di Culbianco, una Ballerina bianca e una Rondine;

  • Un vaso contenente un Codibugnolo, un Regolo, un Canarino, due Cutrettole, una Cinciallegra e un Ortolano;

  • Un vaso contenente un Pettirosso, un esemplare maschio di Passera d'Italia, una coppia di Averle piccole e un maschio di Fringuello

  • Nell'ultimo vaso della prima fila si trova uno scoiattolo, che nelle zampe stringe una noce, mentre un'altra noce si trova ai suoi piedi.

Nella fila posteriore, sempre partendo da sinistra e andando verso destra, abbiamo:

  • uno Storno Roseo, assieme a due uova;

  • un vaso contenente un Picchio Verde e un Picchio Rosso Maggiore;

  • un vaso che contiene un Verdone e uno Strillozzo;

  • una Ghiandaia;

  • l'ultimo vaso contiene infine un Parrocchetto dal collare, assieme a due uova, due noci, una Vanessa atalanta e un Cervo Volante.

Collezione di Padre Fourcault

 

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