Misteri Archeologici › Piramidi Egiziane

La Grande Piramide di Cheope

ParliamoPiramide di Cheope 1.jpg della Grande Piramide.

Gli storici affermano che fu costruita nel periodo in cui Cheope era Faraone d'Egitto. Secondo Erodoto, richiese trent'anni per costruirla. Oggi ci sembrano tanti per costruire un edificio. Ma cosa comportava costruire quella piramide?

Allora, lasciamo da parte i blocchi di granito che si trovano all'interno della piramide, pesanti circa 80 tonnellate: sono comunque pochi, erano "facilmente" posizionabili. Esaminiamo invece i blocchi di calcare da 1-2 tonnellate: quelli sono agevoli da trasportare e posizionare. Ma cosa significa posizionarli tutti in 30 anni? I blocchi sono circa 1.000.000 (non li ho contati io, questa è la stima degli egittologi). Costruire la piramide in 30 anni vuol dire posizionare 33.000 blocchi all'anno, poco meno di 100 blocchi al giorno, praticamente quattro bloccohi ogni ora lavoranndo 24 ore su 24, in ogni singolo giorno di questo periodo. E i blocchi dovevano essere scavati, trasportati fino al cantiere, e posizionati. Un lavoro impossibile da compiere in 30 anni, sarebberò occorsi secoli. E un lavoro che richiede secoli non può essere compiuto per costruire una tomba.

Inoltre, punto 2: i geroglifici. Nella camere e nei corridoi della Grande Piramide non ci sono geroglifici, mentre ci sono nelle tombe dei dignitari dello stesso periodo. L'unico geroglifico trovato si trova nelle camere segrete, che si trovano sopra la Camera del Re, e rappresenta il nome Cheope, scritto però in maniera errata. Questo errore è lo stesso che si faceva ai tempi in cui il geroglifico venne scoperto, mentre studi successivi hanno corretto l'errore.

"Gli uomini hanno paura del tempo, ma il tempo ha paura delle piramidi."

 

Potete anche approfondire il tema della Piana di Giza, andando a leggere l'articolo riguardante la Sfinge di Giza.

A cosa serviva la Grande Piramide di Cheope?

L'archeologia ufficiale ritiene che questa piramide fosse una tomba.

Ma lo era davvero? In realtà non vi sono prove che questo fosse il suo scopo, semplicemente ci si basa sul fatto che, siccome le altre piramidi erano tombe, anche questa lo era. Però nelle altre piramidi ci sono i geroglifici, cosa assente in questa. Inoltre non vi è mai stata trovata nessuna traccia di sepoltura al suo interno.

Secondo la teoria di un ricercatore italiano, in realtà questa piramide era una sorta di rifugio per un oggetto considerato importante, lo Zed. Se siete interessati ad approfondire l'argomento, cliccate sul link.

GLI EGIZIANI HANNO “COSTRUITO” LE PIRAMIDI?

Secondo l'egittologia ufficiale, per costruire le grandi piramidi gli antichi egizi, che non conoscevano la ruota, hanno estratto pietre dalle cave e le hanno trasportate fino al luogo di costruzione delle piramidi, lavorando per decenni/secoli.

Esiste tuttavia un'altra teoria, basata sugli studi di Joseph Davidovits, un chimico francese, che negli anni 70 ha creato un nuovo ramo della chimica dei minerali, i “geopolimeri”.

Secondo questa interessante teoria, i costruttori delle piramidi avrebbero prelevato il minerale dalle cave di calcare polverizzandolo, poi una volta trasportato nel cantiere lo avrebbero miscchiato con la calce, l'argilla caolinitica, il limo e il sale natron (carbonato di sodio). Il fango calcareo così ottenuto sarebbe stato trasportato facilmente, e infine versato negli stampi posizionati sul sito di costruzione. Una volta essiccando, tali blocchi sarebbero diventati simili al calcestruzzo e molto resistenti.

Come ogni teoria va però verificata, così nel 2002 un equipe francese dell'Istituto Geopolimeri ha cercato di realizzare dei blocchi utilizzando i materiali che erano disponibili agli antichi egizi, realizzando dei blocchi di pietra con la stessa composizione ed aspetto di quelli utilizzati nella costruzione delle piramidi. Una possibile prova di questa teoria è data dal recente ritrovamento di capelli e di altro materiale all'interno dei blocchi di pietra utilizzati per la costruzione delle piramidi.

Inoltre, potendo realizzare dei blocchi di pietra della forma e dimensione desiderata, si riescono a spiegare sia la precisione nel taglio delle pietre, sia gli incastri perfetti che sono stati realizzati.

Questa teoria spiegherebbe anche la realizzazione di stupendi oggetti di rara bellezza, realizzati in materiali estremamente duri e ancora oggi difficili da lavorare.

 

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