Scienza di Confine › Verso la lettura del pensiero

 

VERSO LA LETTURA DEL PENSIERO

 

Una notizia che arriva dall'America.

Secondo uno studio pubblicato su PloS Biology da alcuni ricercatori dell'Università della California, per la precisone di Berkeley, sarebbe possibile comprendere le parole solamente pensate analizzando l'attività delle onde cerebrali. Questo potrebbe permettere, in un prossimo futuro, a pazienti in coma o con lesioni neurali che impediscono la comunicazione, di comunicare con il mondo esterno.

L'esperimento è stato condotto su quindici pazienti prossimi ad interventi neurochirurgici, a cui era possibile impiantare elettrodi direttamente nel lobo temporale del cervello e registrare così l'attività elettrica in modo invasivo.

In seguito, ai soggetti dell'esperimento sono state lette delle parole. Nel frattempo, mediante la risonanza magnetica, è stata tracciata una mappa delle aree del cervello che venivano attivate dal suono delle parole. Utilizzando un software informatico, è stato infine possibile ricostruire i suoni attivati dalle aree del cervello influenzate, ricostruendo così le parole.

Come controprova dell'esperimento, ai soggetti è stato detto di pensare ad una parola, e i ricercatori l'hanno identificata mediante il software.

Questa procedura ha permesso di decodificare circa l'80% delle parole permettendo, di fatto, di leggere il pensiero delle persone coinvolte.

 

LA MIA OPINIONE

Non ho nessun dubbio sulle buone intenzioni degli scienziati impegnati nel progetto, e la realizzazione di un simile apparato aiuterà sicuramente la medicina del futuro.

Dare parola a chi non è più in grado di comunicare sarà sicuramente un incredibile progresso scientifico, ma un simile apparato si presta a troppi usi non altrettanto meritevoli. La lettura del pensiero cancella una delle libertà fondamentali dell'uomo, quella di pensiero: quando la tecnologia impiegata si evolverà (uso il quando perchè si evolverà sicuramente) e sarà possibile leggere il pensiero senza impiantare elettrodi direttamente nel cervello, ma tramite qualche dispositivo a distanza, non si sarà più liberi nemmeno di pensare senza il timore di essere ascoltati.

Nella vita si può essere giudicati per le proprie azioni, ma non per i propri pensieri...

 

Magari Paolo

FONTI:

Fonte 1

Fonte 2

 

<!-- -->

<!-- Histats.com  START  (standard)-->

<!-- Histats.com  END  -->

free counters