VIMANA
COS'E' UN VIMANA?
Secondo i testi sanscriti, il Vimana è un oggetto volante mitologico, descritto in numerosi testi sacri indiani. Secondo questi testi (di cui parlerò nel dettaglio in seguito) il Vimana è in grado di viaggiare in cielo, nel mare e nello spazio.
Secondo l'attuale traduzione del termine, Vimana è composto da due parole: Vi che significa Uccello (o comunque descrive qualcosa che vola), e Mana, che significa artificiale e abitato. Quindi una probabile traduzione del termine diventa Uccello Artificiale abitato.
L'oggetto sulla sinistra è stato ritrovato durante scavi archeologici egiziani, e dovrebbe rappresentare un uccello. Certo, di solito gli uccelli hanno il becco, mentre questo mi fa pensare a qualcos'altro...
Andiamo però avanti sulle mie ricerche, diciamo che questo rappresenta davvero un uccello (ne dubito fortemente, ma concediamo il beneficio del dubbio).
Però, date un'occhiata all'immagine che si trova qui: questa immagine rappresenta un geroglifico che è stato ritrovato nel tempio di Abydos (sempre in Egitto). Questo geroglifico era stato coperto da una lastra, che con il tempo è crollata.
Senza metterci troppa fantasia, si possono vedere un elicottero e qualcosa che sembra un aereoplano.
E non finisce qui...
Questi oggetti, che vedete sulla sinistra, provengono dalla Colombia, più precisamente dalla valle di Cauca, e appartengono alla cultura Calima (1 secolo AC – 2 secolo DC), scoperti dall'archeologo Alan Landsburg negli anni 70.
Secondo l'interpretazione ufficiale, si tratterebbe di pappagalli stilizzati. Ma, come già ho detto parlando di quello egiziano, continua a mancare il becco...
Inoltre, esaminati da ingegneri aeronautici, questi oggetti hanno l'aerodinamica adatta al volo.
E ora alcuni estratti dai testi sacri indiani:
Dal Ramayana (Kamagam ratham asthaya... nadanadipatim…) "Egli Sali a bordo del Khara che era decorato con gioielli e visi oscuri e si allontanò con un rumore che assomiglia al tuono delle nubi durante un temporale... Lei potrà andare dove vuole, dopo che io e Sita attraverso un volo aereo avremo raggiunto l’isola di Lanka… Quindi Ravana e Maricha salirono a bordo del loro Vimana, grande quanto un palazzo e lasciarono quel luogo. Poi quegli esseri, fecero salire Sita sul vimana e si diressero verso la foresta di Ashoka e dall’alto le fu mostrato il campo di battaglia. Quel vimana, con grande frastuono si era innalzato nel cielo."
Ritengo importanti i riferimenti al boato che provoca un Vimana quando si muove: se si tratta semplicemente di carri volanti mitologici (come ad esempio il carro volante di Apollo), perchè viene descritto quel frastuono? Forse nel Ramayana viene descritto un motore a reazione?
Dal Mahabharata "Il re Salva aveva possedeva un Vimana noto come Saubha-pura, con il quale bombardò Dwaraka con una pioggia di bombe e missili… Krishna l’inseguiva, Salva si diresse verso l’Oceano, poi con una virata raggiunse di nuovo la terra ferma. Fu una lotta difficile, una battaglia ad un Krosa (approssimativamente 12000 metri) di altezza sopra del livello del mare… Krishna lanciò un potente missile che colpì il Vimana, il quale si frantumò e precipitò in mare".
Provate a sostituire Vimana con aeroplano...
Questi non sono gli unici riferimenti ai Vimana in questi testi, nel Mahabharata ve ne sono quarantuno.
Ma queste descrizoni si trovano solamente nei testi sacri indiani?
No...
Attraversiamo nuovamente l'oceano, e raggiungiamo il New Mexico. Qui troviamo gli Hopi, un antico ceppo pre-ispanico. Secondo le loro tradizioni, il loro popolo fu il primo a popolare l'America dopo il diluvio che rappresentò la fine della Terza Era (noi ora dovremmo essere nella Quarta). E questo è ciò che raccontano le loro leggende sulla Terza Era: “I sopravvissuti alla seconda purificazione uscirono in superficie e diedero vita al terzo mondo. L’ umanità ebbe un’ altra possibilità. Seguendo la parola del Grande Spirito, gli uomini si moltiplicarono sino a formare una complessa civiltà che edificò grandi città e sviluppò una scienza complessa, ma utilizzata a fini bellici in una guerra di sopraffazione. Con i loro velivoli, chiamati Patuwvotas, gli uomini superavano grandi distanze e aggredivano i nemici. L’ umanità aveva di nuovo abbandonato la via della pace. Allora il Grande Spirito volle punire gli uomini e diede ordine alla Donna Ragno di metter in salvo i più meritevoli su imbarcazioni impermeabili. Sulla terra si riversarono giganteschi marosi e le città ed i continenti sprofondarono nel mare. Fu così che la terza umanità fu annientata da un diluvio”.
Anche gli Hopi, come tutte le più antiche culture, ricordano nelle loro leggende il Diluvio che annientò la civiltà precedente. E anche qui, come nei Veda, abbiamo la descrizione di veicoli che potevano librarsi nel cielo. Due culture lontane tra di loro, che non ebbero nessun contatto, parlano di oggetti tanto simili...
Cosa si nasconde dietro questi miti? Sono leggende, certo. Ma le leggende hanno SEMPRE un fondo di verità. E, forse, questo fondo di verità sono conoscenze antiche, tramandate nel corso dei millenni, il cui vero significato è andato perduto. Forse in un'epoca remota esisteva una tecnologia avanzata, che permetteva di far volare macchine volanti.
Tutte le conoscenze sulla civiltà umana sono successive all'ultima era glaciale.
Se una civiltà evoluta si fosse trovata ad affrontare un'era glaciale, cosa sarebbe rimasto? Dipende dalle risorse energetiche su cui poteva contare. Cosa rimarrebbe della nostra civiltà se accadesse un black-out globale? Molta della nostra conoscenza è custodita in computer che smetterebbero di funzionare; quella che ancora sarebbe disponibile (scritta su libri) diverrebbe di difficile accesso, anche perché molti riferimenti andrebbero perduti. Le nostre macchine, da cui dipendiamo, si fermerebbero.
Di questa ipotetica civiltà, cosa sarebbe sopravvissuto? Poco o nulla. Ricordi tramandati nel corso delle generazioni, e quindi progressivamente alterati e mitizzati. In pratica, ciò che abbiamo oggi...